Galateo a tavola: la figuraccia che fanno quasi tutti senza accorgersene | Che imbarazzo

Ecco gli errori che quasi tutti fanno senza rendersene conto quando si è tavola. I consigli per non commetterli più.

Quando si è tavola e si hanno ospiti, è importante seguire il galateo, sia se ci si trova a pranzo, sia a cena. Non tutti conoscono queste regole, però.

Galateo: errori da non commettere
Gli errori da non commettere a tavola secondo il galateo-newsabruzzo.it

Spesso non è tanto una questione di galateo, ma proprio di buona educazione. Essere eleganti, avere delle buone maniere, è di certo un modo migliore di stare insieme ai commensali. In questo modo si eviteranno situazioni spiacevoli, imbarazzanti, in cui si potrebbe incappare. Negli ultimi tempi, tali buone maniere sono finite per molti versi nel dimenticatoio, e questo non è un bene, perché essere educati è importante, in ogni situazione. Ma quali sono quegli errori che si commettono più frequentemente? Scopriamo insieme di quali si tratta.

Galateo: gli errori più frequenti a tavola

Uno degli errori che più frequentemente si commettono a tavola, è quello della postura. È infatti buona norma sedersi e mangiare dritti, senza appoggiare i gomiti sul tavolo. Non bisogna accavallare le gambe, e i polsi devono sfiorare solo il bordo del tavolo. Ovviamente, il cellulare non dovrebbe proprio essere sul tavolo, ma essere messo nel cappotto oppure in borsa, in modalità silenziosa.

Eppure, è sempre tutto il contrario, nel senso che durante i pranzi o le cene, i cellulari sono per la gran parte sul tavolo. Magari si può scattare una foto e poi, durante il pranzo o la cena, è opportuno riporlo da qualche parte.

errori da non fare tavola
Ecco gli errori da non commettere mai a tavola-newsabruzzo.it

Altra regola del galateo, è quella del tovagliolo. Esso deve essere messo sul grembo. Per ciò che concerne le bevande, di solito, l’uomo versa da bere alla donna. Il bicchiere d’acqua, secondo il galateo, deve essere riempito a metà, mentre di vino, ne versato solo un terzo.

Le buone maniere impongono anche di non dire determinate cose a tavola. Tra queste, non è elegante dire “buon appetito” oppure “cin cin”. In epoca romana, pranzare era un momento in cui gli aristocratici parlavano scambiandosi opinioni e il cibo era considerato un qualcosa in più.

Ergo, dire quanto si abbia fame oppure commentare quella altrui non è ritenuto educato. Al momento del brindisi, bisogna sempre dire il perché si brinda. Soprattutto noi italiani, amiamo gli spaghetti, e per mangiarli secondo galateo, bisogna arrotolare uno spaghetto per volta. Questo perché le porzioni più piccole sono più semplici da mangiare in un boccone. Per cui, niente forchetta e cucchiaio.

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