Fondo pensione: che cos’è e come funziona

Il fondo pensione è uno strumento finanziario di cui si sente parlare spesso, ma qual è il suo funzionamento e quali sono le caratteristiche lo contraddistinguono?

Persona che mette dei soldi da parte in un salvadanaio a forma di porcellino

I Fondi Pensione sono pensioni complementari che permettono di ottenere, al raggiungimento dell’età pensionabile, una somma aggiuntiva rispetto a quella garantita dalla pensione obbligatoria.

Da non confondere con i Fondi Comuni di Investimento, consentono, tra le altre cose, di usufruire di agevolazioni fiscali e di aumentare il capitale investito anche tramite il versamento del TFR e l’accumulo degli interessi composti.

Per approfondire quest’ultimo argomento, potete consultare un interessante articolo che spiega cosa sia e come funziona l’interesse composto; se invece desiderate scoprire le caratteristiche dei fondi pensione e  capire a cosa servono e come funzionano, procedete nella lettura di quanto segue.

Che cos’è il fondo pensione

Come anticipato nell’introduzione, i Fondi Pensione sono delle pensioni integrative, pensate per aumentare il reddito che verrà percepito al termine della vita lavorativa. Non obbligatorie, possono essere sottoscritte da chiunque possieda i requisiti richiesti e sono regolamentate dal Decreto Legge 252/2005 e successive modifiche, il quale definisce i destinatari, le modalità di istituzione delle forme pensionistiche complementari, le prestazioni e via dicendo.

Il fondo pensione può essere di tipo:

  • aperto: gestito da una SGR, da una SIM o da una banca, è accessibile a chiunque, anche a lavoratori autonomi e disoccupati;
  • negoziale o chiuso: istituito sulla base dei contratti collettivi, è accessibile a predefinite categorie di lavoratori.

A questi si aggiungono poi i PIP, ossia i piani pensionistici individuali, realizzati attraverso contratti assicurativi di ramo I o di ramo III e, come i fondi pensione aperti, sottoscrivibili da tutti.

Come funzionano i fondi pensione

Chi decide di aderire a un fondo pensione, ma anche a un PIP, deve effettuare dei versamenti regolari, i quali non sono dopotutto diversi da quelli previsti per la pensione obbligatoria.

A differenza di questi però possono essere variati nel corso del tempo, in base alle possibilità e alle disponibilità economiche del soggetto aderente.

Le somme potranno derivare da:

  • contributi personali;
  • trattamento di Fine Rapporto;
  • contributi erogati dal datore di lavoro.

Il denaro versato nel fondo non rimane fermo, ma viene utilizzato dal gestore del fondo per effettuare degli investimenti.

In base al prodotto al quale si è scelto di aderire, il capitale potrà essere impiegato dunque per acquistare azioni, obbligazioni, Titoli di Stato, quote di fondi comuni, ecc.

Nel momento in cui si decide di aderire a un fondo, si deve valutare con attenzione la linea di investimento – garantita, azionaria, obbligazionaria o bilanciata -, la quale deve essere adatta al proprio orizzonte temporale, al capitale che si intende investire e agli obiettivi fissati.

Gli interessi via via maturati non vengono distribuiti tramite cedole periodiche, ma sono utilizzati dal gestore del fondo per acquistare nuovi titoli, generando interesse composto e aumentando l’ammontare del capitale investito.

Al raggiungimento dell’età pensionabile, l’investitore può ottenere la somma a lui spettante sotto forma di:

  • rendita mensile, come avviene con la pensione obbligatoria;
  • una parte di capitale e la parte restante come rendita periodica.

In alcuni casi, è inoltre possibile ricevere un anticipo o effettuare la riscossione anticipata.

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