Alzheimer, la svolta arriva dalla scienza: balzo in avanti per la cura

L’Alzheimer è una di quelle malattie per la quale ad oggi ancora nessuno ha trovato una cura definitiva. La medicina però, soprattutto grazie alla ricerca, sta facendo sempre più passi in avanti. Recentemente infatti è arrivata una grandissima svolta, grazie alla quale si potranno effettivamente cambiare le cose.

Una malattia che colpisce soprattutto il sistema cognitivo, in particolar modo il cervello andando a generare molto difficoltà per quanto riguarda il settore della memoria. Affrontare questo tipo di malattia non è assolutamente semplice, soprattutto perché non mette in difficoltà soltanto il paziente, ma anche i familiari dello stesso. Si parla di un impegno non solo fisico, ma anche morale.

Alzheimer foto rete newsabruzzo.it 20220102
Alzheimer foto rete newsabruzzo.it

Familiari, amici, devono essere costantemente pronti a dare il proprio aiuto verso chi è affetto di Alzheimer. Servono pure costanti e a lungo termine, ragion per cui i familiari molto spesso possono anche sentirsi totalmente sopraffatti dalle tante responsabilità nelle proprie mani.

Per poter ovviare al meglio questo problema, bisogna sapere che ci sono delle risorse messe a disposizione anche per i familiari e per tutti coloro che si prendono cura di una persona affetta di Alzheimer. Stiamo parlando di gruppi di supporto per familiari, servizi di assistenza a domicilio ma anche centri diurni in cui potersi prendere un attimo una pausa.

La svolta per l’Alzheimer

Purtroppo ad oggi non esiste ancora una cura definitiva per l’Alzheimer, ma la scienza continua a fare grandi passi per poter trovare una soluzione a questo problema. Esistono diversi trattamenti farmacologici, in cui sono presenti soprattutto dei farmaci con i quali rallentare soprattutto il declino cognitivo del paziente. Ci sono poi anche altre cure, ma ovviamente bisogna considerare che non si tratta di cure oggettiva, bensì soggettive. Insomma prima di decidere quale farmaci assumere è sempre opportuno avere un parere del medico.

Così come è difficile trovare una cura per l’Alzheimer, è difficile anche diagnosticare in tempi brevi questo brutto male. Tuttavia grazie ad una ricerca effettuata di recente, sembra esser arrivata una soluzione per effettuare una diagnosi più rapida.

Alzheimer foto rete newsabruzzo.it 20220102
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Si tratta di un nuovo test che, se convalidato, sarebbe molto di aiuto per poter avviare prima le terapie di cura per l’Alzheimer.
Considerando che diagnosticare questa malattia è molto difficile, riuscire ad effettuare un esame del sangue più affidabile, sarebbe un grande passo avanti verso la cura dell’Alzheimer. Al riguardo ha lasciato delle dichiarazioni il Prof. Thomas Karikari dell’Università di Pittsburgh, in Pennsylvania (USA).

“Molti pazienti, anche negli Stati Uniti, non hanno accesso agli scanner per la risonanza magnetica e la PET. L’accessibilità è un problema importante. Un esame del sangue è più economico, più sicuro e più facile da somministrare, e può migliorare l’efficienza clinica nella diagnosi di Alzheimer e nella selezione dei partecipanti agli studi clinici e al monitoraggio della malattia.”

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