In Italia esistono più di 20 paesini fantasma dove il tempo si è fermato: da visitare assolutamente

Italia, esistono oltre 20 piccole realtà che sono considerate città fantasma. Lì il tempo si è fermato; quali sono e perché visitarle.

L’Italia è un paese meraviglioso dalla cima fino alla punta dello stivale e sono innumerevoli le città e i luoghi di interesse che meritano una menzione speciale. Altrettanto, anche piccole realtà considerate città fantasma. In tutto il territorio ne esistono circa 20: ecco quali sono.

Italia, 20 città fantasma
Italia (newsabruzzo.it)

Come accennato precedentemente, in tutto il territorio nazionale italiano sono presenti 20 città che sono state definite fantasma. La rassegna inizia con Craco in Basilicata che è una delle più rinomate. Considerata la città del grano, iniziò un periodo di forte decadenza nel 1963. In seguito alla minaccia di una frana, il centro abitato fu costretto ad evacuare nel 1974.

Città fantasma in Italia, ecco quali sono i venti paesi abbandonati

Segue a ruota il paese di Balestrino, che si trova a strapiombo sul torrente Barescione in provincia di Savona. Gli abitanti furono costretti a lasciare le proprie case in seguito ad innumerevoli frane.

Le città fantasma presenti in Italia
Ingurtosu (newsabruzzo.it)

Altra città fantasma è Gairo Vecchio, la più famosa della Sardegna e sicuramente molto suggestiva. il paese non era stato ritenuto più agibile per gli abitanti a causa dell’alluvione del 1951. celebre anche con l’appellativo di Pompei del Novecento, stiamo parlando di Apice vecchia che subì un forte terremoto nel 1962. Si ebbero numerosi crolli e per questo la giunta comunale decise di far sgomberare la cittadinanza.

Distrutta a causa di un terribile terremoto, l’antica Poggioreale in Sicilia. Ad oggi è rimasta solo sterpaglia e vecchi ruderi. particolarmente suggestivo è il borgo di Mirteto in Toscana, dove si scorgono ancora i resti di un vecchio monastero abbandonato e risalente al 1100. E ancora, la miniera di Ingurtosu in Sardegna, dove non restano altro che tanti cumuli di materia di scarto e vecchi carrelli arrugginiti.

Altro comune abbandonato è quello di Bussana Vecchia nel comune di Sanremo. In seguito al terremoto del 1887, il paese venne completamente raso al suolo. Medesima sorte per Rabatana che, ad oggi, resta la sua testimonianza solo attraverso piccole stradine e ruderi. Definita come una piccola Las Vegas della Brianza, il comune di Cosonno è stato colpito da una tremenda frana nel 1976 e ad oggi dove sono presenti le grandi installazioni, sono rimaste solo vecchie strutture ricolme di vegetazione.

Si può dire lo stesso anche di Ischiazza che resta avvolta dalla boscaglia; fu l’alluvione del 1966 a generarne la fine. Vosina di Bardi fa parte dell’Appennino di Parma e attualmente sono presenti solo una serie di case abbandonate, in seguito al secondo conflitto bellico. Di Rocchetta Alta restano soltanto case abbandonate: non solo è stata colpita dal terremoto, ma anche dai bombardamenti durante la guerra.

E ancora, il comune di Poveglia ricco di case diroccate e di vegetazione ormai incolta. Così come Castel D’Alfero – piccolo borgo del 1500 rimasto completamente abbandonato. Anche Toiano (in provincia di Pisa) si porta dietro anche la terribile storia di un caso di cronaca. Oggi completamente vuoto. Monterano si riconferma essere uno dei borghi abbandonati più caratteristici del Lazio, in quanto nel passato fu sede di importanti famiglie nobiliari. In ultimo, ma non per importanza Gessopalena in Abruzzo che fu sventrato dal terremoto.

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