Macchine a guida autonoma, cosa cambierà per i lavoratori: tutti i dubbi

Sono in molti ad avere dubbi e perplessità nel mondo del lavoro, soprattutto per quanto riguarda la famosa guida autonoma per le macchine. I maggiori dubbi sono legati ai posti di lavoro, che rischierebbero dei tagli se queste macchine sorpassassero il lavoro umano. Pertanto, non pochi lavoratori temono l’arrivo di una vera e propria alta marea, provocata dall’ingresso delle macchine a guida autonoma nel mondo del lavoro.

Il mondo è sempre cambiato e sempre cambierà, basta ricordare la passata rivoluzione industriale, l’arrivo di internet che ha cambiato lo stile di vita di miliardi di persone, i social, i robot e l’intelligenza artificiale. Ogni epoca ha migliorato e peggiorato dei settori, dando e togliendo lavoro. Questa volta a preoccupare i lavoratori sono le macchine a guida autonoma, che rischiano di far diminuire i posti di lavoro. Per questo motivo il mondo, come ha sempre fatto, dovrà ancora una volta adattarsi alla nuova epoca, cercando di migliorare la vita senza lasciare nessuno indietro.

macchine a guida autonoma come saranno
macchine a guida autonoma newsabruzzo.it

Ecco come saranno queste nuove macchine a guida autonoma e come cambieranno il mondo del lavoro. Sicuramente non sarà facile creare una convivenza tra esseri umani e macchine, ma il futuro sembra proiettato verso una vera collaborazione tra tecnologia e lavoro fatto dagli umani.

I dubbi per le macchine a guida autonoma

Nelle varie industrie è sempre più facile vedere una presenza sempre più massiccia delle macchine a guida autonoma, soprattutto nella logistica e nella movimentazione. Chiaramente per molti addetti ai lavori le macchine autonome portano enormi vantaggi: alleggeriscono il lavoro degli operai, sono più convenienti dal punto di vista economico, sono molto più precisi e riescono a lavorare per ore senza mai stancarsi e senza mai fare una pausa pranzo. Naturalmente questi potrebbero essere i pregi elencati da chi gestisce un’azienda, ma cosa direbbero gli operai? Chi ha più dubbi e più preoccupazioni sono proprio gli operai, perché stanno intuendo che nei prossimi anni potrebbero essere sostituiti dalle macchine autonome o, in altri casi, potrebbero avere un robot come collega.

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Gli esperti affermano che i lavoratori “rimpiazzati” dalle macchine potrebbero dedicarsi ad altri lavori superiori, ma questa idea è attualmente presente solo nella teoria e difficilmente diventerebbe realtà. Ma cosa sarebbero questi lavori “superiori”? Con la perdita di alcuni posti di lavori bisognerà creare delle nuove mansioni e delle nuove competenze, come ad esempio nell’ambito dell’intelligenza artificiale, nella robotica e nell’elettronica. Questo significa che in futuro per entrare nel mondo del lavoro bisognerà essere laureati e ultra competenti in precisi ambiti. Tutto questo, purtroppo, lascerà indietro tutti coloro che non hanno una laurea e una altissima formazione. E non solo: i lavoratori futuri potrebbero ritrovarsi a trascorrere le ore lavorative, e i successivi decenni prima della pensione, con dei colleghi robot, con i quali non socializzerebbero.

 

 

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