Flavio Briatore ha comunicato di aver avviato un progetto imprenditoriale assieme a suo figlio 12enne Nathan Falco: di cosa si tratta?
I successi imprenditoriali di Flavio Briatore sono noti a tutti, dato che parliamo di uno degli imprenditori e dirigenti sportivi più importanti e influenti d’Italia. Conosciuto soprattutto per essere stato team manager in Formula 1 con la scuderia Benetton (diventata poi Renault), Briatore è famoso anche per essere a capo del Gruppo internazionale di hospitality di lusso Majestas, precedentemente nota come Billionaire Life. Inoltre, l’imprenditore vicentino 72enne è salito spesso agli onori delle cronache per una serie di controversie, oltre che per scontri verbali con diversi personaggi pubblici e per opinioni sui temi politici e sociali che hanno fatto spesso discutere. 
Ma cosa si sa della vita privata di Flavio Briatore? Anche sotto questo aspetto i dettagli sono piuttosto noti. L’imprenditore ha avuto molte relazioni passate, da Noemi Campbell a Heidi Klum, fino ad arrivare al matrimonio con Elisabetta Gregoraci, nel 2008. I due si sono separati consensualmente nel 2017 ma dalla loro unione è nato un figlio, Nathan Falco, oggi 12enne.
Flavio Briatore, la collaborazione con suo figlio Nathan Falco: tutti i dettagli
Proprio Nathan Falco sta dimostrando di avere una spiccata creatività e intelligenza, specialmente nel settore dell’abbigliamento. Nonostante la giovanissima età, il figlio di Briatore è già diventato CEO della Billionaire Bears Society NFT e nei giorni scorsi il suo illustre papà ha annunciato la prima collaborazione ufficiale con suo figlio.
Come riportato anche dalla Gazzetta dello Sport, si tratta di una capsule collection realizzata dai due Briatore con il brand Suns Boards che sta ottenendo un certo riscontro nella kermesse di moda Pitti Uomo 103, in corso a Firenze. 
Flavio Briatore ha spiegato alla stampa che è stato proprio suo figlio Nathan Falco a convincerlo a realizzare capi d’abbigliamento per quei viaggiatori che devono spostarsi solo per qualche giorno con piccoli zaini e necessitano di ridurre al minimo le cose da portare con loro.
“Mio figlio l’ha voluta far lui, io non gli metto mai pressione, lui fa le cose che si sente di fare – le parole di Briatore – A Nathan la moda piace, logicamente un certo tipo di moda. Quindi quando abbiamo deciso di fare questa collaborazione con l’azienda abbiamo studiato i materiali insieme e deciso cosa fare. Lo scopo è viaggiare leggeri“.
Ma la crescita professionale di Nathan Falco sembra destinata a proseguire. Sempre Briatore ammette che nel futuro di suo figlio potrebbe esserci un ruolo di primo piano al suo fianco: “È molto bravo perché conosce già i dettagli e per l’età che ha lo assumerei già adesso“.