Questa vecchia moneta da 5 Lire vale più di 20.000€ | Potresti averla in casa

Le monete sono da considerarsi dei veri e propri cimeli storici, il cui valore aumenta con il passare del tempo. A fronte di questo, facciamo un salto indietro nel tempo, considerando le 5 lire più rare e preziose per i collezionisti appassionati. Vediamo insieme i dettagli.

Soffermandoci prevalentemente sulle 5 lire, focalizzeremo insieme i pezzi più rari e preziosi della storia italiana, partendo dall’Unità d’Italia fino alla nascita della Prima Repubblica.

Lire, alcuni pezzi valgono anche 22.000 euro
Lire, alcuni pezzi valgono anche 22.000 euro (Newsabruzzo.it)

Le monete infatti rappresentano un vero e proprio reperto storico, il quale aumenta di valore a seconda dello stato di conservazione e dell’anno di conio. In particolare, gli esperti nel campo del collezionismo separano lo stato di conservazione in tre categorie: Fior di Conio per identificare i pezzi in perfette condizioni, dopodiché troviamo Splendida ed infine Bellissima. Una volta chiarita la suddivisione, scopriamo insieme le monete da 5 lire più rare della storia italiana. Vediamo insieme tutti i dettagli.

Monete da 5 lire, da Vittorio Emanuele II ad Umberto I

  • 5 lire, Unità d’Italia – Vittorio Emanuele II: coniata a Firenze nel 1961 in occasione dell’Unità d’Italia, sul dritto della moneta raffigurano il volto di Vittorio Emanuele II, sul verso lo stemma dei Savoia con la corona regale. In Fior di Conio vale 22.000 euro, in stato di Splendida 7.500 euro, infine in stato di Bellissima 3.500 euro. Si tratta infatti di un prodotto molto raro.
  • Stemma – Vittorio Emanuele II: diffusa tra il 1861 e il 1878, raffigura sul dritto il volto di Vittorio Emanuele II, mentre sul verso riporta lo stemma della casa Savoia. In particolare, la moneta coniata nel 1973 – in Fior di Conio – vale esattamente 22.000 euro. Molto apprezzati anche i pezzi risalenti al 1862, 1870 e 1872 che può arrivare ai 12.000 euro di valore.
  • Stemma Oro – Vittorio Emanuele II: diffusa tra il 1863 e il 1865, raffigura Vittorio Emanuele II sul fronte, mentre sul verso ritrae lo stemma Sabaudo. La versione del 1963 in Fior di Conio può arrivare massimo a 750 euro.
  • Umberto I: raffigura sul fronte il volto di Umberto I, mentre sul retro lo stemma dei Savoia. Diffusa nel 1878 e nel 1879, può raggiungere ben 15.000 euro di valore in Fior di Conio.

Vittorio Emanuele III e la nascita della Repubblica Italiana

  • Aquila Sabaudia – Vittorio Emanuele III: in questo caso ci troviamo di fronte ad una moneta rarissima. Coniata nel 1901, raffigura sul fronte il volto di Vittorio Emanuele III, mentre il retro presenza l’Aquila Sabaudia. Un pezzo in Fior di Conio può raggiungere addirittura i 100.000 euro di valore (se trovata in condizioni inferiori, parliamo comunque di oltre 15.000 euro).
  • Cinquantenario – Vittorio Emanuele III: la conservazione migliore raggiunge i 2.200 euro di valore. Coniata nel 1911, il fronte presenta il ritratto di Vittorio Emanuele III, mentre il verso la rappresentazione femminile dell’Italia con una nave a vapore in prospettiva.
  • Quadriga Briosa – Vittorio Emanuele III: coniata nel 1914, raffigura sul fronte Vittorio Emanuele III, mentre sul retro la raffigurazione dell’Italia su di una quadriga. In Fior di Conio il valore della moneta si aggira intorno ai 13.000 euro, mentre la versione di prova può raggiungere i 15.000 euro di valore.
5 Lire - Quadriga Briosa
5 Lire – Quadriga Briosa (Newsabruzzo.it)
  • Aquilotto – Vittorio Emanuele III: (dal 1926 al 1935) raffigura sul fronte Vittorio Emanuele III, mentre il verso ritrae un’aquila con le ali spiegate nell’intento di sostenere un Fascio Littorio. Il valore si aggira tra i 70 e i 450 euro in condizioni ragionevoli.
  • Italia Feconda – Vittorio Emanuele III: (1936-1941) sul fronte il volto del re, sul retro la raffigurazione dell’Italia che allatta un neonato. Le versioni diffuse tra il 1938 e il 1941 possono raggiungere i 12.000 euro in Fior di Conio, per tutte le altre il valore si aggira tra i 150 e i 200 euro.
  • 5 Lire Uva – Italia Repubblicana: parliamo di pezzi prodotti in seguito alla conclusione della Seconda Guerra Mondiale, in particolare tra il 1946 e il 1950. Sul fronte mostrano un volto rivolto verso destra con una fiaccola in mano, mentre sul retro troviamo un grappolo d’uva. Il valore si aggira intorno ai 50 euro, in base allo stato di conservazione.
  • Delfino – Italia Repubblicana: coniate tra il 1951 e il 2001, presentano sul fronte un timone e sul retro un delfino. Essendo più recenti il loro valore si aggira intorno ai 12 euro; tuttavia, la versione del 1956 in Fascio di Conio può raggiungere anche 2.100 euro di valore.
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