Benzina attenzione: 3 giorni di chiusura | Fate il pieno in fretta

Lo sciopero dei benzinai comporterà la chiusura dei distributori presso le varie autostrade situate su tutto il territorio nazionale – conseguenza questa delle precarie condizioni di crisi scaturite dal rincaro dei prezzi. Approfondiamo insieme l’argomento nel dettaglio.

La prossima settimana potrebbe trasformarsi in un vero e proprio disagio per molti cittadini italiani; consigliamo di provvedere subito al pieno di benzina, il servizio infatti rimarrà chiuso per ben tre giorni.

Sciopero dei benzinai, le date di fuoco
Sciopero dei benzinai, le date di fuoco (Newsabruzzo.it)

Il 24 febbraio 2022, Vladimir Putin ha deciso di attaccare improvvisamente l’Ucraina – dopo mesi di mobilitazioni ambigue, lo scopo della Russia ha visto la sua concretizzazione definitiva. La Commissione Europea annunciava così l’intenzione di provvedere con un vero e proprio blocco economico, sanzione che ha incluso inevitabilmente l’isolamento energetico. Nel mese di marzo, il prezzo del carburante ha raggiunto prezzi mai visti prima: parliamo anche di 3/4 euro al litro. Il precedente Governo decise di ridimensionare il rincaro dei prezzi attraverso il taglio delle accise, manovra che condusse le cifre ad un livello pseudo-normale. Ad ogni modo, i primi a subire le conseguenze del conflitto russo-ucraino sono stati proprio i benzinai distribuiti su tutto il territorio nazionale. Dopo mesi di precarietà, questi ultimi hanno deciso di protestare attraverso uno sciopero di 72 ore.

Sciopero di 72 ore, i benzinai protestano contro lo Stato Italiano

Lo sciopero dei benzinai avrà inizio il 13 dicembre alle ore 22.00, per poi concludersi il 16 dicembre alla stessa ora – l’iniziativa includerà tutti i distributori situati presso le varie autostrade nazionali, il cui obiettivo risiede nella protesta rispetto alle condizioni di precarietà. Lo sciopero vedrà come protagonisti le seguenti organizzazioni sindacali di categoria: Faib (Federazione Autonoma Italiana Benzinai), Fegica (Federazione Gestori Impianti Carburanti e Affini) e Anisa (Associazione Nazionale delle Imprese di Sorveglianza Antincendio). Tali associazioni ritengono che lo sciopero rappresenti l’unico strumento utile per “scoperchiare una pentola ormai marcia che sembra funzionale a tutti tranne che ai gestori ed ai consumatori che, infatti, in meno di dieci anni, hanno tagliato dell’80% i loro acquisti in autostrada”.

Il focus della protesta infatti rimane il rincaro dei prezzi – in riferimento al valore del carburante e al costo della ristorazione in autostrada. Diversi cittadini italiani vivono un condizione di difficoltà, in quanto non possono permettersi di accedere ai servizi autostradali – questo rappresenta un fattore che contribuisce alla precarietà di tali distributori. Inoltre, tutto ciò che viene guadagnato finisce per lo più nelle tasche dei concessionari: “Un sistema ormai incancrenito che ha consentito, consente e, a queste condizioni, continuerà a consentire prima di tutto alle società concessionarie di godere di ingenti rendite di posizione, lucrate sul bene pubblico”.

Eseguire un pieno di benzina preventivamente

Lo sciopero inizierà martedì 13 dicembre in tarda serata, di conseguenza – laddove ci sia necessità – consigliamo di provvedere preventivamente ad un pieno di benzina. Nessun distributore autostradale infatti risulterà accessibile nel corso delle 72 ore di sciopero previste dai sindacati.

Sciopero dei benzinai, come comportarsi
Sciopero dei benzinai, come comportarsi (Newsabruzzo.it)

Ad ogni modo, il taglio delle accise previsto da Mario Draghi è stato ufficialmente ridimensionato: lo sconto passerà da 0,25 a 0,15 euro – di conseguenza il prezzo del carburante è destinato ad aumentare nuovamente. Questo, nonostante l’intenzione delle organizzazioni sindacali di scioperare.

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