Redito di Cittadinanza assicurato per altri mesi | Possiamo stare tranquilli

Redito di Cittadinanza assicurato per altri  mesi, possiamo stare tranquilli: tutte le novità dalla nuova manovra economica in merito al tanto discusso sussidio.

Sono giorni davvero importanti questi per il nuovo esecutivo guidato da Giorgia Meloni. Il governo si trova infatti a dover approvare la nuova manovra economica, col disegno di legge praticamente ormai ben delineato; diverse le questioni sul tavolo, dall’aiuto alle famiglie agli assegni delle pensioni, passando ovviamente per il tanto discusso Reddito di Cittadinanza.

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Le novità per il sussidio (foto: Web). Newsabruzzo.it

Il sussidio, introdotto (e ora strenuamente difeso) dal governo Conte è stato argomento di dibattito per tutta la campagna elettorale, col nuovo governo che pare ora aver definito le linee guida per i prossimi anni. Cosa succederà al sussidio? Di certo non verrà immediatamente tolto di punto in  bianco, ecco i dettagli in merito.

Reddito di Cittadinanza, cosa succede ora?

A partire dal 2023 ci saranno sicuramente novità per questo sussidio, che avranno inevitabili conseguenze anche su tutti i percettori. Almeno per il prossimo anno, comunque, il Reddito di Cittadinanza (nonostante regole più stringenti) pare essere salvo, nonostante ci si debba aspettare nell’immediato futuro un cambiamento radicale della concezione di sussidio; come ricorda anche Il Sole 24 ore, la manovra prevede altri 8 mesi di sussidio per i percettori occupabili, formando una sorta di periodo cuscinetto dove poter formare e indirizzare al lavoro i beneficiari, con appositi corsi di formazioni considerati obbligatori. I controlli, in sostanza, saranno molto più stringenti in vista dell’abolizione del sussidio nel 2024.

Il futuro del sussidio

Secondo i piani del nuovo governo quindi, il Reddito di Cittadinanza è destinato a scomparire; questi mesi del 2023 serviranno da transizione per arrivare ad avere più persone possibili impiegate a partire dal 2024, facendo fronte dunque al problema della disoccupazione. Le nuove regole riguardano in maniera specifica tutte quelle persone considerate “abili al lavoro”, dunque tendenzialmente persone senza handicap nella fascia d’età compresa tra i 18 e i 59 anni; le famiglie più “vulnerabili”, con minori o anziani e disabili a carico, resteranno comunque tutelate. A dispetto di quanto si pensava dunque, il nuovo esecutivo ha studiato un soluzione intermedia per far uscire gradualmente tutti gli occupabili dal Reddito di Cittadinanza, nella speranza di formarli e renderli pienamente occupabili.

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Periodo cuscinetto deciso dal governo per il sussidio (foto: Web). Newsabruzzo.it

La cancellazione immediata del sussidio, come riporta la fonte, avrebbe fatto risparmiare secondo le stime circa 1,8 miliardi al nuovo governo, ma la soluzione estrema non è stata alla fine presa in considerazione dalla squadra di governo, che ha puntato sul periodo-ponte  proposto dalla ministra del Lavoro Calderone. Da qui a sostanzialmente tutto il 2023 quindi ci sarà una fase di transizione, dove il Reddito di Cittadinanza (a patto che si abbiano i requisiti per riceverlo, con la disattivazione della tessera dopo il rifiuto di una proposta congrua di lavoro) verrà preservato; dal 2024 poi si partirà, secondo i piani del governo, con un nuovo sistema per incentivare il lavoro, lontano dal sussidio proposto dal governo Conte (che intanto, come capo politico del Movimento 5 Stelle, è pronto a battersi per difenderlo).

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