L’attore che recita nel ruolo di Raffaele Acampora nel film TV Tutto per mio figlio ha vissuto un forte trauma: le sue parole.
Tra i film TV Rai che hanno riscosso di recente un certo apprezzamento tra i telespettatori c’è sicuramente Tutto per mio figlio, andato in onda nella serata di lunedì 7 novembre su Rai 1. Il film, diretto e sceneggiato da Umberto Marino, vede Giuseppe Zeno nei panni dell’ambulante Raffaele Acampora, mentre la parte di sua moglie Anna è interpretata da Antonia Truppo. Nel cast troviamo anche Tosca D’Aquino, che impersona Carla, la moglie del boss Agostino Innaurato: quest’ultimo è invece interpretato da Roberto De Francesco. Il ruolo di Domenico Fierro, amico di Raffaele Acampora, è stato invece affidato a Massimiliano Rossi. 
Il film è ambientato nel 1996 a Pesconormanno, un paese fittizio del casertano. Raffaele Acampora è un ambulante che non vuole più pagare il pizzo alla camorra e per questo si rivolge ai sindacati, non trovando però alcuna tutela. Per questo Raffaele decide di fondarne uno proprio e di collaborare con le forze dell’ordine per far arrestare personaggi legati alla criminalità organizzata. Ma il suo attivismo scatenerà le minacce dei clan, sia nei suoi confronti che verso gli altri ambulanti che lo sostengono: i camorristi metteranno in piedi un piano per eliminare Raffaele.
Giuseppe Zeno e quel trauma vissuto da bambino: “Lo avevano ammazzato”
Prodotto da Rai Fiction, il film è stato girato nel 2021 nel casertano e a Sora, nel Lazio. Giuseppe Zeno, che nel lungometraggio recita nel ruolo del protagonista, ha voluto parlare di quest’opera nel salotto di Oggi è un altro giorno, il programma condotto da Serena Bortone che lascia spesso voce ai personaggi famosi non solo sugli aspetti professionali, ma anche sui dettagli della propria vita privata.
Durante l’intervista a Oggi è un altro giorno, Giuseppe Zeno ha rivelato di aver vissuto un trauma da bambino che rivede ancora oggi nei suoi occhi. L’attore ha infatti assistito all’omicidio del suo panettiere, assassinato perché non voleva pagare il pizzo. 
“Passavo proprio davanti alla bottega. Ricordo che c’era tantissima gente, con le forze dell’ordine e l’avevano ucciso – ha raccontato Giuseppe Zeno – Mi dissero che lo avevano ammazzato e a quell’età vissi quella situazione con un moto di paura, mi diede un grandissimo senso di instabilità. È un episodio che mi ha colpito tantissimo“.
Come riportato anche dal sito Meteoweek, Giuseppe Zeno ha poi parlato di sua moglie Margareth Madé, che ha sposato nel 2016 e da cui ha avuto due figlie, Angelica e Beatrice. “Margareth è gelosa? Beh, è siciliana – ha scherzato Zeno – Dico solo questo non aggiungo altro, mi avvalgo della facoltà di non rispondere“.