Il mese di dicembre è alle porte, pertanto molti impiegati e lavoratori sperano di ricevere una tredicesima sostanziosa. La risposta risulterà positiva per alcune determinate categorie di lavoratori. Vediamo insieme i dettagli.
La crisi energetica ha messo in ginocchio milioni di famiglie italiane, soprattutto rispetto al rincaro generale dei prezzi relativi ai servizi e beni primari. Il caro bollette costringe moltissimi cittadini al risparmio drastico, eppure nel mese di dicembre qualcosa potrebbe cambiare. 
Moltissimi dipendenti – ora più che mai – attendono con trepidazione l’inizio del prossimo mese, spesso associato all’assegno della famosa tredicesima (o bonus di fine anno). Quest’anno, la cifra potrebbe rivelarsi particolarmente elevata, soprattutto grazie alle misure del Governo. In attesa dell’approvazione della Legge di Bilancio per l’anno 2023, godiamoci quindi queste ultime settimane. In particolare, il bonus verrà consegnato in busta paga e cambia in base alla categoria di lavoratori. Approfondiamo insieme il tema nel prossimo paragrafo.
Busta paga, aumenta per determinate categorie di dipendenti
In generale i dipendenti statali attendono l’assegnazione della tredicesima: parliamo di 480 mila dipendenti degli enti territoriali, 1,2 milioni di insegnanti-ricercatori e tecnici del comparto di istruzione e ricerca e 550 mila dipendenti sanitari. Dopodiché, gli aumenti verranno stabiliti sulla base delle sotto-categorie a cui il dipendente appartiene: A1 da 1210 a 2252 euro lordi (considerando anche gli arretrati), mentre B7 ben 5077 euro lordi – i quali includono nuovo tabellare, tredicesima e arretrati. Come se non bastasse, grazie ai fondi stanziati a favore dell’operato dei dipendenti statali, questi ultimi godranno di un aumento progressivo del proprio stipendio. La cifra potrebbe aumentare fino a 50 euro al mese con arretrati che in alcuni casi raggiungono oltre 900 euro. Cosa intendiamo quanto parliamo di arretrati? Come spiegato dal Sole 24 ore ci riferiamo ad “un effetto economico complessivo che nei calcoli governativi sale a 117,53 euro grazie ai fondi extra per accompagnare i nuovi ordinamenti locali e per sbloccare il salario accessorio congelato“; di fronte a tale manovra, moltissimi dipendenti riceveranno le percentuali negate loro dall’anno 2016. Ecco spiegato l’incredibile aumento degli stipendi pubblici, così come l’assegnazione di una busta paga particolarmente sostanziosa. Nel frattempo, nelle ultime ore il Consiglio dei Ministri ha discusso sulla prossima Legge di Bilancio relativa all’anno 2023 – cosa prevede?
Legge di Bilancio 2023, approvata dal Consiglio dei Ministri
Il Consiglio dei Ministri è sempre più vicino all’approvazione della prossima Legge di Bilancio, la quale entrerà in vigore dal 1 gennaio 2023. Il Presidente Giorgia Meloni ha le idee molto chiare ed ha quindi aperto il dibattito con i suoi Ministri in modo da realizzare una manovra economica all’altezza dell’attuale condizione del nostro Paese. In particolare, è stato confermato il taglio dell’Iva su pane, pasta, latte, assorbenti e pannolini – primo passo verso un aiuto effettivo verso produttori e venditori. 
In secondo luogo, tra le manovre maggiormente dibattute troviamo l’argomento pensioni. Al momento sembra che il Consiglio dei Ministri abbia approvato la seguente linea di azione: Opzione Donna prorogata con opportune modifiche – 58 anni con 2 figli, 59 anni con un figlio e 60 con nessun figlio; inoltre, approvata dovrebbe essere la Quota 103, la quale prevede 62 anni di età insieme a 41 anni di contributi.