Caterina Balivo ha pubblicato un post su Instagram per salutare Franco Gatti, celebre membro dei Ricchi e Poveri, morto all’età di 80 anni.
La morte di Franco Gatti, storico membro dei Ricchi e Poveri, ha suscitato grande commozione nel mondo dello spettacolo e in tutti i fan che nel corso dei decenni si sono emozionati con i brani della celebre band diventati delle vere e proprie hit. Basti pensare a canzoni celebri come Che Sarà, Sarà perché ti amo, Mamma Maria, Se m’innamoro e tanti altri. Gatti è venuto a mancare all’età di 80 anni nella sua Genova, confortato dall’affetto e dalla vicinanza della sua famiglia. 
Proprio nel capoluogo ligure affondavano le radici dei Ricchi e Poveri, capaci di vendere 22 milioni di dischi e posizionarsi al secondo posto, dietro i Pooh, per numero di copie vendute.
Franco Gatti aveva deciso di lasciare i Ricchi e Poveri nel 2016 per dedicarsi alla famiglia. Solo tre anni prima il musicista aveva dovuto sopportare un dolore enorme: nel 2013, proprio mentre stava per salire sul palco del Festival di Sanremo per ritirare il premio alla carriera assieme ai suoi compagni di viaggio, una telefonata lo informò della morte di suo figlio Alessio, 23 anni, stroncato da un malore nella sua abitazione di Nervi.
“Se non sono messaggi questi…”: l’ultima intervista di Franco Gatti
Sono tanti i personaggi famosi che hanno voluto salutare pubblicamente un gigante come Franco Gatti. Tra questi c’è Caterina Balivo, che ha pubblicato un post su Instagram riservando parole molto affettuose nei confronti di Gatti, postando anche un video di un’intervista rilasciata dall’artista al programma Vieni da me, condotto proprio dalla Balivo. Era il 2019 e quella fu una delle ultime apparizioni in tv del genovese.
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“Porterò sempre con me le parole che ci hai regalato, la delicatezza nel raccontarci il tuo dolore e sono sicura che ora volerai in alto insieme al tuo gabbiano – le parole della conduttrice – Buon viaggio Franco, sorvegliate dall’alto tua moglie Stefania e tua figlia Federica“.
Nel filmato Franco Gatti racconta un episodio che lo ha fatto emozionare e commuovere: “Quando al mattino mi alzavo, pensavo a mio figlio, andavo sul terrazzino e aspettavo che arrivasse un gabbiano. Ci guardavamo un po’ e poi se ne andava – il racconto di Gatti – Poi a Mosca, in albergo, mi affaccio, Penso a mio figlio e passa un gabbiano, nel centro di Mosca. Tu capisco, se non sono messaggi questi… Un’altra volta, dopo aver fatto una intervista in tv su mio figlio, mi tolgo il microfono e in terra c’è una piuma: non è possibile, non è possibile“.