Moda, arriva il primo negozio senza etichette: ecco dove trovare il punto ecosostenibile

Inaugurato un nuovo negozio che propone uno shopping ecosostenibile, proponendo ai clienti abiti senza etichetta. Dove si trova?

La filosofia del negozio è chiara: poter fare shopping liberi da etichette, loghi o brand. Un nuovo approccio all’acquisto che si presenta come una valida alternativa al mondo del fast-fashion, quel tipo di moda, cioè, tutt’altro che etica. Alla base del progetto c’è l’idea di offrire un’ampia gamma di abiti pre-brandizzati, ai quali si è voluta dare una seconda vita eliminandone il marchio. Sono dunque capi che nascono con una propria etichetta e che, una volta tolta, vengono riproposti al cliente ad un prezzo inferiore.

Fare shopping in modo più “green” è quindi possibile? Presso il nuovo store di Milano vengono proposti tantissimi abiti, tra più di 100 brand italiani ed internazionali, ai quali sono state tolte le etichette: da YOLO, questo il nome del negozio in via Torino 60, i clienti si dovranno preoccupare soltanto di scegliere tra i capi che più piacciono, senza tener conto dell’azienda di provenienza. Lo store sembra essere rivolto principalmente ad una clientela giovane, che abbia un occhio di riguardo nei confronti dell’ecosostenibilità e che sappia apprezzare i valori tipici della slow fashion. A conferma del tipo di pubblico a cui si rivolge, l’estetica scelta per il negozio è super colorata, ricca di dettagli pop, scritte luminose ed elementi interattivi.

Inaugurato un nuovo negozio: ma è davvero una proposta di shopping sostenibile?

Progetto inedito, da YOLO i capi proposti provengono da stagioni passate, collezioni attuali, oppure prototipi di produzioni future. Il prezzo degli abiti proposti, poi, è davvero vantaggioso (si parte da 9€): uno shopping decisamente low price senza dimenticare la sostenibilità.
Bisogna però considerare che la mancanza di etichette lascia al consumatore “attento” una domanda fondamentale riguardo al capo proposto: da dove viene? qual è la sua provenienza? Quesisti che, paradossalmente, trovano risposta soltanto con la presenza del marchio.

I dubbi sono ancora tanti. Senza etichetta, come possiamo conoscere la qualità del prodotto, sapere di cosa è fatto, da dove arriva?
Nonostante tutto, però, bisogna riconoscere che l’idea di partenza del progetto milanese è senza dubbio innovativa e interessante. Anche se non è dato sapere le caratteristiche tecniche circa il tessuto e la provenienza del capo che vorremmo acquistare, YOLO potrebbe essere una valida alternativa al fast fashion e questo è certamente un elemento a suo favore.