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Economia

Lavori in una scuola? Avrai 500 euro in meno in busta paga a febbraio

Published by
Marina Nardone

Lo stipendio di febbraio è già in lavorazione, tuttavia ci sono alcuni dipendenti che potrebbero trovare delle sorprese. In particolar modo, i lavoratori della scuola corrono il pericolo di vivere un periodo particolarmente complesso, anche per via del conguaglio fiscale.

Il prossimo mese per i docenti e per il personale ATA sarà molto complicato. Questo per quanto riguarda il punto di vista economico, dato che le categorie di lavoratori appartenenti a questo determinato settore andranno incontro a detrazioni nello stipendio di febbraio. Ma le detrazioni riguarderanno solo una parte di questi lavoratori: andiamo a vedere assieme chi.

Busta paga al ribasso per alcune categorie di lavoratori – Newsabruzzo.it

In seguito a diversi controlli effettuati da parte dello Stato, sia a a credito che a debito, a febbraio verranno effettuato conguagli fiscali e previdenziali di vario tipo come: conguaglio del trattamento integrativo, Irpef, calcolo addizionali totali, conguagli previdenziali e addizionale dell’1% INPS .

Una busta paga più leggera

La situazione per i dipendenti della scuola non andrà molto bene, il cui conguaglio non andrà a credito ma a debito: un debito compreso tra i 200 euro e i 500 euro. Non saranno penalizzati tutti, bensì solamente i docenti di ruolo. Per i lavoratori precari il conguaglio sarà praticamente a pareggio. Questo dipende dal fatto che i dipendenti a tempo determinato hanno già versato le ritenute previdenziali maggiorate.

Inoltre, stando alle notizie che sono giunte di recente, nel mese di febbraio nello stipendio dei docenti e dei dipendenti ATA sarà assente l’assegno con cui vengono incrementate tutte le retribuzioni del 1,5%.

Fino a 500 euro in meno nelle buste paga dei docenti di ruolo- Newsabruzzo.it

Si tratta di un’agevolazione presente all’interno della legge di bilancio 2023, ma che salterà nel meseo prossimo venturo.

I lavoratori appartenenti a queste categorie avranno però la possibilità di usufruire delle esenzione contributiva, ossia il taglio della quota. Nello specifico si tratta di un taglio pari al 2% per imponibili previdenziali fino a 35mila euro e 3% per imponibili previdenziali sotto i 25mila euro.

Grazie a questi tagli, i costi per i datori di lavoro diminuiranno ed il reddito a disposizione per i lavoratori aumenterà. D’altra parte, la pensione futura non verrà toccata, dato che i contributi verranno comunque versati in via figurativa.

In conclusione i problemi saranno presenti soltanto per quanto riguarda la busta paga di febbraio, ma con i mesi a seguire tutto dorebbe tornare alla normalità in quanto i conguagli fiscali saranno ormai giunti al termine.

Marina Nardone

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